Lo scopo dell’etichetta energetica è far capire se il serramento installato in un particolare Comune garantisce le migliori prestazioni energetiche sia in estate che in inverno.
Attraverso il DL 412 l’Italia è stata suddivisa in 6 zone climatiche, individuate dalla sequenza di lettere dalla A alla F.
Le zone climatiche individuano i giorni e i periodi d’attivazione dell’impianto di riscaldamento mentre i gradi giorno permettono di caratterizzare i climi italiani in base all’andamento della temperatura dell’aria esterna durante il periodo invernale.
Conoscendo la trasmittanza termica del serramento attraverso il valore U = … W/m2 K del serramento (più basso è il valore di U e minore è la dispersione termica e di conseguenza maggiore è il risparmio energetico), la dimensione, e il fattore solare “g” del vetro è possibile determinare le classi energetiche per il bilancio estivo ed invernale.
Il fattore solare “g” del vetro indica la quota percentuale di energia solare gratuita che, trasmessa al vetro, entra in una stanza e la riscalda rispetto all’energia totale incidente.
Questo significa che nelle zone E ed F (più fredde), dove il consumo dell’impianto termico è predominante a causa dei lunghi mesi invernali, l’apporto gratuito della radiazione solare è poco importante per via della sua scarsa presenza; lo diventa invece nelle zone A e B (più calde) in quanto l’apporto gratuito solare consente di riscaldare la casa nei mesi invernali grazie alla “trasparenza” del vetro.
Nelle zone fredde, quindi, dove in inverno si privilegia l’esigenza di preservare la temperatura interna, si possono utilizzare (a titolo di esempio) i tripli vetri, anche se essendo più “scuri” non consentono al calore (gratuito) del sole di entrare, caratteristica che diventa importante in estate.
Durante i mesi estivi vetri più “trasparenti” dovranno essere adeguatamente protetti con opportuni sistemi di oscuramento per evitare il fenomeno contrario, ovvero il surriscaldamento dell’ambiente ed il conseguente uso del condizionatore.
In base ai suddetti calcoli minore sarà la lettera individuata in etichetta, migliori saranno le prestazioni.
Un serramento classificato “B” in classe invernale e “C” in quella estiva avrà prestazioni migliori dell’infisso con classe “C” e “D”.
Per una calibrazione ottimale delle prestazioni del serramento da installare si farà quindi riferimento alle “zone climatiche” le quali attraverso i “gradi giorno” indicano quando privilegiare le prestazioni invernali a scapito di quelle estive.
Per le zone climatiche E ed F sarà molto importante privilegiare il fabbisogno invernale visto che per buona parte dell’anno il riscaldamento è attivo. Per le zone climatiche C e D dovrà essere valutata caso per caso se privilegiare il fabbisogno invernale o quello estivo o in alternativa bilanciare le prestazioni, ed è per questo motivo che sarebbe opportuna una specifica consulenza da parte del serramentista che vi consiglierà quale sarà la soluzione migliore per il vostro specifico caso.
Per le zone climatiche A e B sarà predominante il clima estivo e pertanto si interverrà più sul fattore solare “g” che sulla prestazione termica del serramento, migliorando in modo significativo il comfort estivo.
L’etichetta energetica non considera “apporti esterni” dovuti dalla posizione dell’edificio o dalla sua forma, come ad esempio ostacoli, coperture, poggioli: tali elementi andrebbero eventualmente a migliorare ulteriormente le prestazioni ma a causa della loro natura sono di difficile interpretazione.