Glossario Serramenti
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A
Accessori. Costituiscono l'insieme degli elementi complementari necessari per l'assemblaggio dei telai e per la creazione dei vincoli e dei meccanismi che consentono la manovra del serramento.
AE – Assorbimento Energetico (%25). Flusso energetico assorbito dal vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione solare assorbita dal vetro e la radiazione solare incidente sul vetro stesso (rispetto alla curva solare di P.Moon A M 2).
Aerare. Le finestre della Casciello Bernardo srl sono dotate di un ottimo isolamento termico e un'elevata tenuta. Tutto ciò evita fastidiose infiltrazioni di aria e di acqua all'interno della casa, si risparmia energia per il riscaldamento e si tengono lontano i rumori. Questo significa però anche che dovete aerare correttamente i locali senza raffreddarli eccessivamente. Vi consigliamo di procedere ad un'aerazione diretta, di cinque minuti, più volte al giorno. La temperatura dell'aria negli ambienti si abbasserà per qualche minuto ma le pareti, il soffitto e il pavimento "i serbatoi di calore" non si raffredderanno. L'aria fresca si riscalderà di nuovo rapidamente e la perdita di energia sarà minima.
Aeratore. Elemento che, inserito in un vetro, in un cassonetto od anche nel telaio di un serramento, consente di realizzare uno scambio controllato tra l'aria interna di un ambiente e l'esterno.
Alzante scorrevole. Serramento in cui l'anta, posta su piano diverso, prima di iniziare lo scorrimento, è sollevata per mezzo di un particolare meccanismo.
Anta parte apribile. O anche fissa, del telaio su cui è montata la lastra di vetro o un pannello. Anta a battente. Anta apribile per rotazione su di un'asse laterale che può essere verticale od orizzontale. L'anta può aprirsi verso l'interno o verso l'esterno. La chiusura e la tenuta avvengono per la battuta del telaio mobile sul telaio fisso con l'interposizione di apposite guarnizioni. Una finestra può essere formata da una, due o più ante.
Anta – ribalta. Anta apribile verso l'interno a battente per rotazione su asse laterale verticale o orizzontale. Questa doppia soluzione di apertura è possibile per mezzo di un gruppo di meccanismi che permettono di inserire o disinserire le cerniere verticali o quelle orizzontali.
Anta che batte (prima). È l'anta che viene manovrata per prima durante l'apertura di un serramento a due o più ante. Anta che riceve (seconda). È l'anta che viene manovrata per seconda durante l'apertura di un serramento a due o più ante.
Anta semi-fissa. Anta incernierata tenuta chiusa da catenacci. E anche l'anta priva di serratura.
Apertura a libro. Modo di apertura di ante che si raccolgono a pacchetto in una zona laterale del vano architettonico. Lo scorrimento avviene con carrelli superiori e la rotazione mediante cerniere.
Architrave. È la parte orizzontale superiore del vano in cui la finestra deve essere installata.
Argon. È un gas inodore, incolore, non tossico, la cui densità è superiore di sei volte rispetto a quella dell'aria. Viene utilizzato all'interno dei due vetri in sostituzione dell'aria con lo scopo di aumentare il valore dell'isolamento termico del vetrocamera.
Asola. Scasso o foratura stretta e lunga a forma rettangolare ed eventualmente con estremità arrotondate. Asta. Profilato metallico collegato alla maniglia che blocca l'anta apribile al telaio fisso.
Attuatori per serramenti. Apparati per l'automazione dei serramenti, appartenenti a un settore a cavallo tra la serramentistica, l'elettrotecnica e l'elettronica. Lo sviluppo di quest'ultima ha permesso di ottenere sistemi di automazione affidabili e semplici da installare. Tra gli esempi più diffusi le motorizzazioni per cancelli, portoni, porte basculanti, serrande, tapparelle e tende da sole.
Avvolgibile. Chiusura formata da stecche o lamelle unite tra loro ma con possibilità di avvolgersi in alto su un rullo di contenimento e movimentazione. Es. tapparella.
B
Battente. Vedi anta a battente.
Battuta. È l'elemento sporgente del profilato che consente l'unione di due profili per sovrapposizione. Contiene i vetri o i pannelli e, in alcuni casi, le guarnizioni. Il termine è utilizzato anche per indicare la misura (in mm.) della sovrapposizione di due profilati.
Bilico. Serramento che si apre a battente ruotando su di un'asse centrale o semi centrale e quindi in parte verso l'esterno e in parte verso l'interno. L'asse può essere orizzontale(bilico orizzontale), e in tale caso è centrale oppure può essere verticale (bilico verticale) e in questo secondo caso può anche non essere centrale.
C
Cassonetto coprirullo. Elemento di copertura e contenimento del rullo di avvolgimento della tapparella e del meccanismo di manovra. Normalmente è smontabile o apribile per l'ispezione.
Catenaccio. Meccanismo che mediante un perno scorrevole, blocca un'anta rendendola fissa.
Catenacciolo a leva. Meccanismo che, mediante un perno mosso da un elemento a leva, blocca un'anta rendendola fissa.
Cerniera. Sono i perni attorno a cui avviene la rotazione dell'anta apribile. Servono anche a mantenere l'anta in posizione di chiusura.
Comfort termico. Il corpo umano scambia calore con l'ambiente per irraggiamento. In virtù di questo è possibile provare una sensazione di freddo nelle vicinanze di una parete a bassa temperatura, anche se ci si trova in una stanza in cui la temperatura è confortevole. Durante la stagione invernale, con un basso valore U, la temperatura della faccia interna della parete vetrata sarà più elevata e l'effetto detto di "parete fredda" sarà ridotto. Sarà pertanto possibile avvicinarsi di più alle finestre senza alcuna sensazione sgradevole e ridurre la formazione di condensa. In estate, le condizioni meteorologiche sono caratterizzate da cielo terso, temperature elevate, flusso solare importante, venti deboli, lunga esposizione al sole. Un' apertura vetrata trasparente costituisce il passaggio privilegiato del flusso energetico solare che determina un considerevole rialzo della temperatura all'interno dei locali. Per attenuare questo apporto energetico, è consigliato l'uso di vetrate a controllo solare. Queste vetrate consentono di limitare le spese di climatizzazione, di diminuire il fastidio legato al rialzo della temperatura, di migliorare il comfort visivo prevenendo il fenomeno dell'abbagliamento. La protezione termica in estate è inversamente proporzionale al Fattore solare (g) e al valore di U. La quantità di energia solare che penetra in un locale può essere limitata mediante l'utilizzo di vetrate ad elevato assorbimento energetico o ad elevata riflessione energetica.
Connessione. È la parte di contatto tra la finestra e la facciata mediante la quale avviene il fissaggio della finestra alla facciata.
Contro davanzale. Profilo orizzontale collegato alla traversa inferiore del controtelaio.
Contro piastra. Elemento metallico o in nylon posto sul telaio fisso che riceve le mandate della serratura.
Contro telaio. Insieme di profilati che collegano il serramento al vano murario.
Copri filo. Profilato che copre l'unione del telaio fisso con il muro o di due telai fissi.
Cremonese, martellina o cariglione. Sistema formato dalla maniglia e dai meccanismi di azione delle aste e dei perni per l'apertura e la chiusura delle ante.
D
Davanzale. Parte orizzontale inferiore del vano in cui si installa un serramento. Formato generalmente da lastra di marmo o di pietra o da rivestimento metallico o da legno. Detto anche bancale.
Davanzale esterno. È l'elemento posto a contatto con la parte inferiore esterna della finestra, che ha lo scopo di fornire una sede per l'incastro della traversa inferiore del telaio fisso e di proteggere la parete sottostante l'apertura.
Davanzale interno (o contro davanzale). È l'elemento situato al di sotto della parte inferiore interna della finestra allo scopo di creare un piano d'appoggio e di favorire l'utilizzo dello spazio sotto la finestra.
Distanziatore. È detta distanziatore, e può essere telescopica e recuperabile, l'asta con apposite appendici che consente di mantenere in posizione il controtelaio durante l'operazione di fissaggio al muro. Elemento verticale in vista che collega il montante fisso di un serramento con la guida dell'avvolgibile. Su questo elemento sono applicati gli apparecchi a sporgere degli avvolgibili. E' pure chiamato distanziatore l'elemento inserito tra due lastre di vetro per formare le lastre isolanti. Vedere: canalino e intercalare.
Drenaggio e aerazione. Operazione consistente nel praticare dei fori e degli scassi nei profilati inferiori orizzontali per consentire il deflusso all'esterno delle eventuali acque di infiltrazione e la circolazione dell'aria per mantenere asciutto il più possibile il perimetro dei vari isolanti.
E
EPDM. Elastomero vulcanizzato nero. Presenta ottima resistenza all'invecchiamento ed alla deformazione permanente. Mantiene nel tempo l'elasticità.
F
Falsa manovra. (dispositivo di) congegno inserito sulla ferramenta per anta e ribalta destinato a impedire manovre da parte dell'utenza che portino l'anta fuori sede.
Fascetta. È una parte del profilo dei montanti centrali di un serramento a due ante avente la funzione di coprire internamente ( o facoltativamente, anche all'esterno) la fessura esistente tra essi e di formare un'ulteriore battuta.
Fattore solare delle finestre. Il fattore solare delle finestre dipende dalla loro posizione rispetto al profilo esterno del muro, dalla luce diurna e dal vetro costituente.
Ferma vetro. Elemento che connette il vetro al telaio dell'anta, fissandolo.
Ferma asta o riscontro. Elemento di bloccaggio dell'asta al telaio fisso o alla soglia.
Ferma porta. Elemento che limita l'apertura di una porta e che consente di bloccarla in una determinata posizione.
Ferramenta. Insieme degli accessori metallici, per estensione anche in materiale plastico, che servono al montaggio, al movimento e alla posa in opera del serramento.
Finestra. Serramento avente la funzione principale di regolare la ventilazione degli ambienti interni, di controllare l'energia radiante, di consentire l'illuminazione naturale e la visibilità dello spazio esterno (ed eventualmente di quello interno).
Finestre in legno e alluminio. Quando le finestre e le porte di legno sono ricoperte da uno strato di alluminio che serve per conservare meglio i materiali interni. L'alluminio fornisce capacità superiori al prodotto e aiuta a prevenire la deformazione e i danni dovuti all'usura.
Foro di drenaggio. Foro o asola che permette il deflusso all'esterno dell'eventuale acqua di infiltrazione.
G
g - Fattore solare (%25). Rapporto percentuale tra la radiazione solare globalmente trasmessa dal vetro (somma della radiazione direttamente trasmessa TE e di quella assorbita e rimessa all'interno per convezione e irraggiamento nell'infrarosso termico) e la radiazione solare incidente sul vetro stesso.
Giunto. Incontro tra due o più componenti di un serramento che avviene senza l'impiego di materiali di giunzione.
Giunto aperto. Sistema di tenuta nel quale una guarnizione centrale crea una camera esterna di compensazione della pressione del vento e di raccolta dell'acqua di infiltrazione. La pressione del vento agisce sulla linguetta della guarnizione centrale e ne aumenta l'adesione sul telaio mobile migliorandone, così, la tenuta.
Giunto apribile. Giunto dove si incontrano due o più elementi apribili.
Gocciolatoio. Elemento dei profilati orizzontali che favorisce lo scolo dell'acqua proteggendo il serramento.
Gocciolatoio del davanzale. È costituito da una scanalatura praticata presso il bordo della faccia inferiore del davanzale allo scopo di staccare la goccia d'acqua dalla superficie esterna della parete.
Guarnizioni. Assicurano la tenuta dei serramenti all'acqua, all'aria, e al suono. Si differenziano secondo la funzione che esercitano (di battuta, di tenuta, per vetri, ecc).
Guarnizioni a muro. Guarnizioni inserite tra il telaio fisso ed il controtelaio o la struttura muraria per recuperare le eventuali tolleranze di posa in opera ed assicurare la tenuta aria-acqua e suono.
Guarnizioni centrali. (o per giunto aperto) sono guarnizioni che, poste nella zona centrale dello spazio lasciato tra la parte tubolare del telaio apribile e quella del telaio fisso, dividono in due parti questo spazio formando la camera esterna di compensazione e scarico dell'acqua di infiltrazione. Questo sistema, se ben realizzato, assicura una buona tenuta.
Guarnizioni di battuta. Sono guarnizioni che, inserite nelle apposite sedi ricavate nelle alette di battuta dei profilati o in posizione similare, assicurano il contatto continuo tra la parte apribile e la parte fissa di un serramento. In questa posizione recuperano eventuali differenze di piano, evitano rumori metallici nella chiusura e garantiscono una buona tenuta all'aria, all'acqua ed al suono.
Guarnizioni per vetri e pannelli. Guarnizioni inserite tra la sede per il vetro e la stessa lastra di vetro. Hanno lo scopo di assicurare la tenuta aria-acqua e suono e di mantenere il vetro isolato dal telaio per impedire vibrazioni e passaggio di calore.
Guide di scorrimento. Profilati a U, disposti sui lati del vano finestra, entro i quali scorrono le stecche delle tapparelle. Se posti lungo i lati orizzontali servono per il movimento delle persiane a scomparsa. Si trovano anche lungo i profilati dei telai fissi su cui sono montate ante scorrevoli o saliscendi.
I
Imposta. Anta girevole su asse verticale laterale verso l'esterno. Generalmente si intende l'anta di persiane.
Incorniciatura. Del vano parti perimetrali del vano (stipiti, davanzali, ecc.).
Inferriata. Griglia composta da barre metalliche applicata a protezione di un vano contro il passaggio.
Infisso. Elemento della costruzione applicato alla struttura muraria o portante.
Infissi. Chiusure che hanno la funzione di proteggere l'ambiente interno dalle condizioni ambientali esterne, senza tuttavia consentire il controllo dell'illuminazione e della ventilazione degli spazi interni dell'edificio.
Isolamento termico. In una casa circa il 25%25 e anche il 30%25 dell'energia può essere dispersa attraverso le finestre. Di qui l'importanza del loro isolamento termico, che dipende dal materiale dell'infisso, dalla tenuta delle guarnizioni perimetrali e dal vetro. Il parametro con il quale si indicano le capacità isolanti di una finestra è il valore U, quanto più piccolo è il valore tanto migliore sarà l'isolamento.
L
Lamella. Elemento lineare che, accoppiato con se stesso, forma il telaio di un'avvolgibile o costituisce una tenda alla veneziana oppure forma una persiana con lamelle sia fisse che orientabili.
Lastra. Pezzo di materiale rigido e di spessore ridotto. Generalmente si chiamano lastre i vetri sia semplici che composti.
Luce architettonica o del vano. Dimensioni nette del vano dotato di incorniciatura.
Luce. Attraverso la finestra la luce può penetrare nelle stanze della vostra abitazione. Questo è essenziale per il vostro benessere: senza finestre non c'è luce e senza luce non c'è "vita". Infatti, la luce ravviva gli spazi in cui vivete, donandovi quell'energia tutta naturale di cui avete bisogno, ogni giorno.
Luce fissa. Serramento che non si apre. Consente di controllare l'energia radiante, l'illuminamento naturale e la visibilità dello spazio esterno (ed eventualmente di quello interno), ma non la ventilazione degli ambienti e il passaggio.
M
Maniglia, martellina Impugnatura dei congegni di apertura del serramento.
Maniglia a favellino. Aziona un dispositivo di chiusura formato da una leva che per rotazione si inserisce in un riscontro fisso. Mazzetta o spalletta parte dell'incorniciatura del vano murario che serve ad accogliere l'infisso.
Mazzetta o spalletta. Parte dell'incorniciatura del vano murario che serve ad accogliere l'infisso.
Monorotaia. Serramento scorrevole con le ante che si muovono su un'unica rotaia.
Montante. Profilato verticale del telaio fisso o mobile.
Montante di accoppiamento. Profilato verticale che unisce due telai o due controtelai.
Montante di battuta. Montante di un'anta.
Montanti intermedi. Profilati verticali dei telai o dei controtelai.
O
Oscillo-battente. Vedi anta e ribalta.
P
Parapetto. (o sottoluce) È la zona di parete situata al di sotto del vano di una finestra. Insieme agli sguinci e al davanzale interno forma il vano sottofinestra.
Pareti perimetrali. Chiusure che hanno la funzione di proteggere l'ambiente interno dalle condizioni ambientali esterne, senza tuttavia consentire il controllo dell'illuminazione e della ventilazione degli spazi interni dell'edificio.
Perimetro apribile. Sviluppo perimetrale complessivo della superficie apribile. Il calcolo si effettua a partire dalle stesse dimensioni che servono a determinare la superficie apribile.
Permeabilità all'aria. Quantità di aria che passa attraverso i giunti di una finestra chiusa, quando è sottoposta ad una pressione differenziale. Si misura in m3/h e può essere riferita alla superficie apribile o al perimetro delle parti apribili.
Porta. Elemento avente la funzione principale di controllare il passaggio delle persone e delle cose tra lo spazio interno ed esterno.
Porta finestra o porta balcone. Serramento che consente l'illuminazione, la vista e la ventilazione di un ambiente rispetto all'esterno e può pure consentire il passaggio di persone.
Porta finestra a bandiera o zoppa. È composta da una porta finestra e da una finestra costruite in un'unica soluzione.
Profilo rompitratta o traversa intermedia. Profilato secondario per la suddivisione verticale o orizzontale dei telai.
Punto di chiusura. Posizione nella quale un perno, applicato su un'asta scorrevole o su un meccanismo di dell'anta mobile, si inserisce nell'incontro posto sul telaio fisso bloccandosi.
Punto di fissaggio. posizione in cui è effettuato il collegamento fisso e rigido tra controtelaio e struttura muraria o tra telaio fisso e controtelaio.
Punto di rugiada. Momento in cui inizia a condensarsi in goccioline il vapore acqueo contenuto nell'aria a contatto con superfici a temperatura inferiore.
R
Ra - Indice di fedeltà dei colori (%25). Misura del grado in cui la percezione degli oggetti illuminanti da luce naturale ed osservati attraverso la vetrata si conforma a quanto osservato nelle stesse condizioni ma senza l'interposizione del vetro stesso: i valori variano tra 1 e 100. Per le applicazioni del vetro piano in edilizia si definiscono ottimi tutti i valori superiori a 90 e buoni quelli compresi tra 80 e 90. L'illuminante di riferimento è il CIE D65.
Raccogli condensa. Inserito sui profilati orizzontali, raccoglie l'acqua di condensa o di infiltrazione e ne permette l'evacuazione.
Resistenza al vento. È la capacità di un infisso sottoposto a forti pressioni e/o depressioni, come quelle causate dal vento, di mantenere una deformazione ammissibile, di conservare le sue proprietà e di salvaguardare la sicurezza degli utenti. Il metodo di prova, prevede che il differenziale di pressione tra la faccia esterna e quella interna presenti valori molto più elevati e tempi di raggiungimento molto rapidi. In pratica, l'infisso è sottoposto a brusche e intense differenze di pressione, dopodiché si verifica che esso abbia mantenuto le proprie caratteristiche funzionali e prestazionali. Secondo la norma UNI EN 12210, l'infisso può essere classificato in 5 classi per la pressione del vento (1,2,3,4,5) e 3 classi per la freccia relativa frontale (A, B, C).
Resistenza meccanica. Le prove meccaniche effettuate sulle finestre consentono di determinare gli sforzi necessari alla sua apertura e chiusura, esaminarne il comportamento durante sollecitazioni meccaniche che simulano le errate manovre cui può essere sottoposta la finestra stessa, esaminare l'efficacia dei dispositivi d'arresto e d'apertura, verificare la curabilità dell'insieme serramento-accessori, secondo quanto indicato dalla norma, le finestre sono sottoposte a sollecitazioni diverse in funzione della tipologia dell'infisso. Al termine della prova si verifica che la finestra non presenti inammissibili rotture o deformazioni residue inaccettabili, e che mantenga inalterata la propria funzionalità. I limiti di accettazione sono definiti dalla norma UNI 9158.
Righello ferma vetro. Profilati per il fissaggio del vetro o dei pannelli di tamponamento all'anta, quando non è previsto l'incasso.
RL ext – Riflessione luminosa esterna (%25). Flusso luminoso riflesso dal vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione luminosa riflessa dal vetro verso l'esterno e quella totale incidente sul vetro stesso (rispetto alla illuminazione C a 2° e tenendo conto della curva di sensibilità fotopica dell'occhio umano).
Rompitratta. Suddivide la superficie di un'anta in diverse parti.
Rw – Indice di attenuazione acustica ponderato (db). Valore che definisce l'abbattimento acustico di una vetrata. E' calcolato in laboratorio sulla base di misure sperimentali di attenuazione in vari intervalli di frequenza e per confronto con una curva di riferimento prefissata.
S
Scarico dell'acqua. Asola che consente il deflusso, verso l'esterno, dell'acqua di infiltrazione. E' protetto da una coppetta di materiale plastico.
Scasso. Foro di varia forma ricavato in un profilato per l'inserimento di un componente o di un accessorio.
Schermi. Infissi che si caratterizzano per lo svolgimento di alcune funzioni specifiche, come quelle di controllare in particolare l'irraggiamento e l'illuminazione.
Scorrevole. Serramento in cui le ante, poste su piani diversi ma paralleli, scorrono l'una sull'altra.
Scorrevole alzante. Serramento in cui l'anta, posta su piano diverso, prima di iniziare lo scorrimento, è sollevata per mezzo di un particolare meccanismo.
Scorrevole parallelo. Serramento in cui, nella posizione di chiuso, le ante sono sullo stesso piano; al momento dell'apertura l'anta sporge su un piano interno e si porta, scorrendo, davanti all'altra.
Serramento. Sistema di infissi costituito da telai, pannelli di tamponamento (trasparenti e non) e accessori che separa due ambienti. E' definito esterno, quando i due ambienti hanno caratteristiche climatologiche diverse, interno se le caratteristiche sono uguali.
Sguinci. (o strombature) Sono le superfici interne ai lati dell'apertura disposte ortogonalmente o inclinate rispetto al piano della parete.
Sistemi di oscuramento. Sono quelli elementi che accoppiati, internamente o esternamente, al serramento, impediscono il passaggio della luce. In genere. Persiane, avvolgibili, tende alla veneziana e tende di tela.
Soglia. Parte orizzontale inferiore del vano di una porta-finestra.
Stecca. Elemento lineare che, accoppiato con se stesso, forma il telo di un'avvolgibile o il tamponamento di una persiana. Può essere semplice, tubolare o con iniezione di materiale isolante. Vedi anche "lamella".
Stipiti. Parti verticali del vano.
Stratificato. Lastra di vetro formata da due o più vetri semplici incollati su tutta la superficie e con interposti dei fogli di materiale plastico trasparente (PVB-polivinilbutirrale), le lastre così composte presentano principalmente una notevole resistenza allo sfondamento e ai proiettili.
Superficie apribile. Superficie manovrabile del vano. Per convenzione equivale alla superficie manovrabile vista dall'interno.
T
Tamponamento. È costituito da una lastra di vetro (o di altro materiale, trasparente o traslucido) fissata sul telaio mobile. Il tamponamento può anche essere installato su un telaio fisso per costituire una luce fissa.
Tasselli di detrazione. Elementi di varia forma per lo spessoramento del vetro nei telai metallici, nel legno, nel pvc, ecc. Servono ad isolare il vetro dalle sollecitazioni che gli trasmette il profilato.
TE - Trasmissione energetica (%25). Flusso energetico direttamente trasmesso attraverso il vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione solare incidente sul vetro stesso (rispetto alla curva solare di P. Moon AM2).
Telaio. L' insieme degli elementi che compongono la struttura non mobile, cioè fissata alla parete. Sul telaio sono montate una o più ante.
Telaio fisso. Insieme dei profilati di collegamento tra controtelaio e telaio mobile.
Telaio mobile. Insieme di profilati che costituiscono le parti manovrabili del serramento.
Tenuta. Le finestre sono un elemento importante delle pareti esterne e devono resistere alla pioggia battente e al carico del vento. Importante è anche la tenuta di una finestra e cioè la permeabilità all'aria, che è espressa attraverso il coefficiente di permeabilità delle fughe (valore a). Quanto minore sarà il valore a, tanto maggiore sarà la tenuta della finestra.
Tenuta all'acqua. È la capacità di impedire infiltrazioni d'acqua anche sotto l'azione di una pressione differenziale tra interno ed esterno. Il metodo di prova indicato dalla norma è concettualmente identico a quello relativo alla permeabilità all'aria, solo che, in aggiunta, la faccia esterna dell'infisso è irrorata d'acqua durante la prova.Secondo la pressione raggiunta prima che si evidenzi la perdita, l'infisso è classificato in base alla norma UNI EN 12208, che prevede fino a nove classi (in funzione anche del tipo di esposizione del prodotto) 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, (metodo A o B).
TL - Trasmissione luminosa (%25). Flusso luminoso direttamente trasmesso attraverso il vetro, espresso come rapporto percentuale tra la radiazione luminosa che attraversa direttamente il vetro e quella totale incidente sul vetro stesso (rispetto alla illuminazione C a 2° e tenendo conto della curva di sensibilità fotopica dell'occhio umano).
Trasmittanza termica. È il calore che attraversa la facciata per ogni secondo e per ogni metro quadrato in assenza di irraggiamento e con temperatura interna di 20 gradi C e temperatura esterna di 0 gradi C. Il coefficiente di trasmittanza (uw) indica quanta energia (calore /refrigerazione) disperde il serramento attraverso la sua superficie. Per la sua determinazione si inseriscono i dati relativi alle caratteristiche del serramento in un programma di calcolo opportunamente disposto così ottenendo il suo valore numerico. Il coefficiente si esprime in (W/m2K). L'entità di tale numero è direttamente proporzionale alla dispersione di calore che si ha attraverso il serramento. Più è basso il valore di Uw più elevato è l'isolamento termico.
Traversa. Profilato orizzontale dei telai. Può essere fissa o mobile.
Traversa di davanzale. Profilato orizzontale inferiore della finestra.
Traversa di soglia. Profilato orizzontale inferiore della porta.
U
U - Trasmittanza termica (W/m2K). Quantità di calore trasmessa al secondo (regime stazionario) da un metro quadrato di superficie vetrata per ogni grado di differenza di temperatura tra ambiente esterno ed interno.
V
Vano. Apertura del muro che accoglie l'infisso.
Vasistas. Anta a battente apribile verso l'interno con asse orizzontale inferiore. Può essere manovrato direttamente a mano o a distanza per mezzo di apposite manovre.
Vetro basso emissivo. Utilizzato per la riduzione dei consumi energetici, presenta un doppio comportamento: notevole riflessione (fino al 95%25) delle radiazioni del lontano infrarosso, emesse dai corpi riscaldanti localizzati all'interno del locale; e alta trasmissione (fino al 85%25) delle radiazioni solari, luminose e termiche, in entrata. Questo grazie a un deposito di ossidi metallici invisibili posti su una delle facce della lastra.
Vetrocamera. E' formata da due o tre lastre di vetro, unite al perimetro da opportuni distanziatori contenenti disidratanti per mantenere secca l'aria contenuta nelle intercapedini ed evitare così fenomeni di condensa interna alle lastre, inoltre nelle vetrate ad isolamento termico rinforzato l'aria è sostituita da gas speciali.
Vetro selettivo. Vetro che filtra le radiazioni che lo attraversano.
Vetro temprato. Vetro piano trattato in modo da indurre, negli strati superficiali, tensioni permanenti di compressione e da migliorare sensibilmente le caratteristiche di resistenza alla flessione ed allo shock termico. In caso di rottura accidentale, la lastra si sbriciola in piccoli frammenti inoffensivi perché privi di spigoli taglienti.
Z
Zanca. Elemento metallico per il fissaggio del controtelaio o del telaio fisso alla struttura muraria portante.
Zanzariera. Serramento o tenda in cui l'elemento di tamponamento è costituito da una rete che impedisce il passaggio degli insetti lasciando invece passare l'aria e la luce. Se in forma di serramento, ha antine che possono essere scorrevoli o a saliscendi, mentre nel caso di tenda il telo si avvolge in alto su un rullo.
Zoccoli. Profilati o sistemi di profilati e lamiere posti nella parte inferiore dei serramenti.
PRESTAZIONI DI SICUREZZA E NORMATIVE VIGENTI
Le caratteristiche di sicurezza del vetro laminato sono sostanzialmente riconducibili alla capacità, anche dopo la rottura, di trattenere i frammenti di vetro evitandone l'esposizione e il rilascio su cose o persone, e di offrire una resistenza meccanica sufficientemente ad impedire l'attraversamento della lastra. Le normative vigenti consentono di quantificare e classificare le prestazioni dei prodotti laminati, differenziando in questo modo le composizioni e dando modo al progettista di scegliere il prodotto che meglio si addice alla specifica applicazione usando il buon senso.
UN VETRO CHE NON FERISCE
Una delle caratteristiche dei vetri di sicurezza è la capacità del vetro laminato di trattenere i frammenti e le schegge anche dopo la rottura, impedendone il distacco per effetto dell'adesione al PVB. Questa caratteristica è fondamentale in quanto:
1) previene il ferimento di persone che involontariamente urtino il vetro provocandone rottura.
2) previene la caduta di frammenti pericolosi su cose nelle vicinanze della superficie vetrata.
L'utilizzo di vetri laminati inseriti in un appropriato serramento, consente di garantire sicurezza a chi vive o lavora in prossimità di finestre, divisori e vetrine.
UN VETRO CHE PROTEGGE
Altra caratteristica fondamentale di un vetro laminato è la resistenza allo sfondamento e alla penetrazione: la resistenza del PVB fa dei vetri laminati un'ottima barriera contro l'attraversamento, rendendone auspicabile il montaggio quando si voglia evitare il rischio di caduta nel vuoto (vetrate ai piani alti, portefinestre). Assemblando opportunamente più lastre di vetro si arrivano ad ottenere caratteristiche di resistenza agli atti vandalici (lancio di oggetti , urti con corpi contundenti), all'effrazione, e perfino all'azione delle armi da fuoco. Queste caratteristiche rendono i vetri laminati uno strumento di protezione contro azioni volontarie di terzi.
QUANDO UTILIZZARLO?
Sono svariate le situazioni in cui le particolari caratteristiche delle applicazioni suggeriscono l'utilizzo del vetro laminato. Dalla protezione contro gli infortuni , alla difesa di luoghi pericolosi, dalla conservazione di oggetti di valore, alla realizzazione di coperture sicure, l'utilizzo dei vetri laminati garantisce una fruibilità serena degli ambienti e degli spazi. La UNI 7697 "Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie", è oggi il documento di riferimento in Italia che guida il progettista nella scelta del tipo di vetro da utilizzare nelle diverse applicazioni. Essa valuta per ogni tipo di impiego – dalla semplice finestra per serramento, fino alle vetrate per banche o edifici di detenzione – il rischio che si presenta in caso di rottura della lastra.
Sulla base di quest'ultimo la normativa in questione suggerisce la tipologia di vetro da utilizzare affinché vengano rispettati i requisiti minimi di sicurezza e la salvaguardia della salute dell'utenza nella destinazione d'uso prevista. Laddove solo l'utilizzo di vetro stratificato sia consentito, vengono fissate in aggiunta le prestazioni minime del prodotto secondo le normative europee in vigore relative alla resistenza a vari tipi di sollecitazione.
SICUREZZA CONTRO INFORTUNI - UNI EN 12600
La UNI EN 12600 stabilisce le modalità di prova e classificazione secondo il "Test del pendolo" che simula l'impatto di un corpo semirigido (es. corpo umano) contro il vetro da testare. Si tratta di una prova determinante per quel che riguarda la valutazione delle proprietà tradizionalmente definite "antinfortunio " cioè la resistenza allo sfondamento e alla caduta nel vuoto, e la capacità da parte del vetro di rompersi in maniera sicura. La normativa riguarda tutti i tipi di vetro stabilendo un unico test: a seconda del tipo di resistenza e del tipo di rottura dei provini, il materiale viene diversamente classificato. Le prestazioni del vetro dal punto di vista della resistenza all'impatto del pendolo, vengono riassunte da una sigla composta da due numeri e una lettera. Nel caso del vetro laminato il prodotto può essere classificato di tipo 1B1 , 2B2 o 3B3, in senso decrescente di prestazioni (i tre numeri rappresentano le diverse altezze di caduta del pendolo contro il provino).
RESISTENZA CONTRO L'ATTACCO MANUALE - UNI EN 356
Le prestazioni di resistenza agli atti vandalici e all'effrazione vengono oggi classificate secondo la normativa europea UNI EN 356. Quest'ultima prevede due tipi molto diversi di prova sul vetro che puntano simultaneamente a simulare la risposta del materiale a diversi tipi di azione internazionale. La prima prova consiste nella caduta di una sfera d'acciaio contro la lastra da altezze diverse: a seconda dell'altezza di caduta della sfera al cui impatto il provino resiste, viene fornita una classificazione del vetro. Le classi per questo tipo di prova sono 5 , dalla P 1 A alla P 5 A in ordine crescente di prestazioni. Il test punta a simulare il lancio di corpi duri o l'uso di oggetti contundenti contro il vetro a scopo vandalico. La seconda prova è il "test dell'ascia" che consiste nel sottoporre il provino ad un certo numero di colpi attraverso l'azione di una macchina automatica allo scopo di aprire un varco di dimensioni prefissate. A seconda del numero di colpi di martello ed ascia inflitti dalla macchina e sopportati dal provino prima del collasso, il materiale viene classificato. Le classi sono 3, dalla P 6 B alla P 8 B in ordine crescente di prestazioni.
SICUREZZA ANTIPROIETTILE - UNI EN 1063
La UNI EN 1063 determina la resistenza del vetro all'azione delle armi da fuoco. Vengono stabilite 7 classi per le armi convenzionali (dalla BR 1 alla BR7 in ordine di resistenza crescente) e due per le armi da caccia (SG 1 ed SG 2 in ordine di resistenza crescente). I test sono effettuati attraverso l'esplosione di tre colpi ravvicinati contro il campione, utilizzando armi e proiettili differenti e predefiniti per ciascuna classe.