Celini e cassonetti: due componenti presi poco in considerazione nel risanamento energetico del foro finestra.
Vista la grande confusione riguardo questi due elementi, in quest’articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza spiegando cosa è un cassonetto e cosa è un celino.
Iniziamo col dire che, comunemente e in maniera sbagliata, viene definito “cassonetto” tutto il foro che ospita la tapparella avvolgibile.
Per comodità, continuiamo a chiamarlo “foro”.
Per chiudere questo foro nella parete che ospita la tapparella avvolgibile, si usa installare un elemento realizzabile in diversi materiali, predisponendo un’apertura per eventuali ispezioni e manutenzioni.
Inutile dire che questo “elemento”, rompendo la discontinuità della parete, arreca seri problemi di isolamento termico e acustico, nonché estetici oltre favorire passaggi dell’aria (spifferi che entrano e calore che esce).
Celini e cassonetti: caratteristiche e differenze
Per chiudere il foro finestra, si sono sviluppati nel tempo due sistemi differenti: il celino e il cassonetto. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e le differenze di questi due sistemi di chiusura poco considerati ma molto importanti per l'efficienza energetica della nostra casa.
Cos'è il celino
Il celino è un semplice pannello di chiusura, scorrevole su due guide laterali, con un piccolo profilo frontale. Posizionato sopra la finestra, il celino chiude il foro sotto l’avvolgibile, lasciando alla muratura il compito di chiudere la parte frontale all'interno dell’abitazione.
Può essere realizzato in vari materiali ma ha una grossa criticità riguardo all’isolamento e al passaggio dell’aria. Questo perché il celino presenta:
- scarso potere coibente, perché ha uno spessore generalmente di 10/15 mm, in truciolato o anche in MDF, insufficiente per garantire un buon isolamento termico o acustico.
- scarsa tenuta all’aria, perché scorre all’interno di due guide laterali che, per quanto dotate di spazzolino, non assicurano una tenuta ermetica.
Essendo utilizzato da moltissimi anni, ancora oggi, purtroppo, per consuetudine, viene impiegato nelle ristrutturazioni, vanificando i vantaggi della sostituzione della finestra.
Praticamente si sposta il problema dalla finestra al celino.
Cos'è il cassonetto
Il cassonetto, invece, è un elemento a forma di “elle” che chiude sia la parte inferiore (denominata “succielo”), sia la parte frontale del foro dell’avvolgibile.
Il cassonetto, essendo un elemento fisso alla parete e realizzato comunemente con un materiale simile a quello della finestra, deve avere uno sportellino apribile per accedere all’interno del vano avvolgibile.
Questa soluzione di chiusura, però, essendo più grande, presenta maggiori criticità in termini di isolamento rispetto al celino con le stesse perdite di aria.
Secondo l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), tutti e due questi sistemi, fatti in modo tradizionale, aumentano del 15% le spese sostenute per il riscaldamento.
Come isolare il foro del vano tapparelle avvolgibili?
Qual è, allora la migliore soluzione per avere un isolamento termico e acustico soddisfacente?
Innanzitutto occorre chiedersi se si ha la possibilità e la voglia di chiamare un muratore e un imbianchino per fare opere murarie per il risanamento energetico del foro finestra, utilizzando dei componenti isolanti e a tenuta all'aria.
Qualora si ha la pazienza di affrontare dei lavori edili, il componente da utilizzare è un cassonetto isolante prefabbricato da murare nella parete con una piccola apertura sulla parte interna (chiamato, impropriamente, cassonetto a scomparsa), che garantisce l’isolamento e la tenuta all’aria nel rispetto delle norme.
Nel caso in cui non si vogliono affrontare lavori in casa, dobbiamo dire che si possono avere buoni risultati coibentando dall’interno il foro della tapparella avvolgibile, mantenendo l’involucro esistente.
Questa soluzione è praticabile sia per il celino che per il cassonetto.
La soluzione migliore è sempre quella di affidarsi a un’azienda seria e con esperienza, che elabori una corretta progettazione di tutto il foro finestra, per eliminare eventuali ponti termici rispettando la norma di riferimento del 26 giugno 2015 “Decreto Requisiti Minimi”.
Il Decreto disciplina le prescrizioni e i requisiti minimi in termini di prestazioni energetiche degli edifici sia di nuova costruzione (anche demolizione e ricostruzione), che oggetto di ristrutturazioni importanti o di riqualificazione energetica. Viene introdotto quindi l’obbligo di considerare, nel calcolo del valore totale U (trasmittanza termica) da rispettare per i serramenti, anche il contributo dei cassonetti verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati.
Conclusioni
Cambiare o installare nuove finestre performanti, senza considerare l'importanza dei cassonetti, equivale a spendere soldi inutilmente.
Fatti consigliare da un professionista che stia attento ai tuoi desideri verso un mondo migliore ed ecosostenibile, invece di tentare di venderti quello che conviene a lui.