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MUFFA E CONDENSA DOVUTE AGLI INFISSI? COME RIMEDIARE

Prima di sostituire le tanto desiderate porte e finestre le mia casa non soffriva né di condensa né di muffa.


Ora che le ho sostituite mi ritrovo con questo grosso problema, sia estetico e sia di salubrità degli ambienti.

Mi sono documentato e ho scoperto che la muffa è particolarmente nociva per la nostra salute.


Cosa è successo? Non è stato fatto un buon lavoro?


Paradossalmente, tanto migliore è il nuovo infisso installato, tanto più frequente sarà la formazione di muffa e condensa
Come è possibile tutto questo? E qual è la soluzione?


Per rispondere a queste domande, prima di tutto bisogna definire che cos'è la condensa, come si genera e come crea la muffa.

 

Che cos'è la condensa

Nell’aria della nostra abitazione è naturalmente contenuta una certa quantità di acqua sotto forma gassosa.


Quest’acqua nell’aria aumenta con l’aumentare della temperatura e, dove vi sono ponti termici, ossia punti in cui la temperatura superficiale è più bassa rispetto alle zone circostanti, si genera il fenomeno della condensa del vapore acqueo contenuto in sospensione nell’aria.


Ma qual è il rapporto ottimale tra temperatura e umidità?


Un ambiente confortevole deve avere una temperatura costante di 20° e un’umidità relativa tra il 50 e il 60%.


Per questo è importante avere un involucro edilizio che sia più caldo di 17° e che l’umidità relativa non superi il 60%.

Non a caso ho indicato una temperatura delle pareti intorno ai 17° (e non scartate la cifra per scaramanzia), cosicché la differenza tra la temperatura interna di 20° e quella delle pareti di 17° è di 3°.


In queste condizioni non si generano moti convettivi d’aria, ossia quelle correnti d’aria che possono crearsi anche all’interno della stanza con porte e finestre chiuse, se si incontrano temperatura con differenze maggiori a 3°.

 

Come si genera la condensa

Forse non ci hai mai riflettuto, ma l’umidità in una casa viene prodotta da tutte le normalissime e quotidiane attività domestiche.

  • Produciamo vapore acqueo mentre respiriamo, anche durante il sonno,
  • Quando cuciniamo.
  • Quando facciamo la doccia.
  • Quando stendiamo i panni nell’abitazione.
  • Quando apriamo la lavastoviglie.
  • Anche le piante e i nostri amici animali concorrono a produrre vapore acqueo.

 

Perché prima non avevo né condensa né muffa?

Con i tuoi vecchi infissi l’areazione all’interno dell’abitazione era incontrollata.


Infatti, attraverso infiltrazioni e spifferi tra l’opera muraria, le ante e il cassonetto, l’aria entrava e usciva senza alcun impedimento e, così, non aumentavano i valori di umidità relativa ma diminuiva la temperatura interna e tu gettavi i tuoi soldi dalla finestra.


Inoltre, le vecchie finestre non avevano dei vetri ad isolamento termico rinforzato e i vecchi vetri fungevano da elemento “sbrinatore”, si appannavano, eliminando l’acqua dall'aria e salvando i muri dalla muffa, perché erano l’elemento più freddo della casa.



Non a caso i vecchi termosifoni venivano installati sotto le finestre.


Ma ora che hai sostituito le vecchie finestre con le nuove, ad isolamento termico rinforzato, e isolato il cassonetto, le parti più fredde si sono trasferite o sulle pareti in prossimità delle travi di cemento (in quanto ottimo conduttore rispetto ai laterizi) o sotto le soglie o negli angoli delle pareti o dietro i mobili, dove c’è meno areazione. 


Se il lavoro è già stato fatto, l’unica soluzione è quella di avere sotto controllo temperatura e umidità oltre che arieggiare più volte al giorno, senza raffreddare il locale.

 

Muffa intorno agli infissi

Nel caso in cui si nota la presenza muffa intorno agli infissi, significa che l'installazione dell'infisso non è stata fatta a regola d'arte e quindi la condensa tende a depositarsi sui muri circostanti il serramento.


I fattori che possono generalmente provocare una situazione del genere possono essere:

  • Elementi, come davanzali in marmo o qualsiasi altro elemento che creano continuità tra esterno ed interno
  • Presenza di controtelai metallici, usati talvolta per il fissaggio degli infissi.
  • Mancanza di isolamento adeguato intorno al serramento e al relativo controtelaio.


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Come risolvo il problema della condensa?

Hai capito, ora, che in presenza di condensa, non serve aumentare la temperatura, perché non si farà altro che aumentare ancora più il livello dell’acqua nell’aria, ma, al contrario bisogna arieggiare.


Così evapora l’acqua di condensa e, asciugandosi l’umidità assorbita dalle pareti, si evita lo sviluppo della muffa.


I consigli che ti diamo sono questi:

  • Puoi dotarti di un termometro e un igrometro, con una spesa massima di 20 euro.
  • Arieggia l’abitazione per pochi minuti e più volte al giorno. Ma non troppo a lungo, perché si potrebbe ottenere l’effetto opposto. Infatti bisogna solo cambiare l’aria, senza dare la possibilità alle pareti e alle suppellettili di raffreddarsi.
  • È preferibile non lasciare i panni ad asciugare in casa.
  • Quando fai la doccia, apri prima la finestra del bagno e poi esci dalla stanza, per non spandere il vapore acqueo, di cui è satura la stanza, in tutta la casa.
  • Un’altra soluzione può essere quella di installare un VMC, ossia una ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. È un’attrezzatura che va collegata con l’esterno attraverso un foro nella parete, che, quando avverte un aumento di umidità, aspira l’aria e la espelle all’esterno. È una soluzione più costosa, ma che verrà ripagata con il tempo, ed è l’ideale se sei la maggior parte della giornata fuori casa.


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Ma, soprattutto, la soluzione è presto trovata ed è nelle tue mani:
rivolgiti ad un professionista del risanamento energetico per i tuoi serramenti che sappia progettare ed eseguire la corretta posa delle finestre isolanti senza creare ulteriori ponti termici che genereranno muffe e condensa.

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