Le tipologie di apertura delle finestre sono sicuramente un parametro da non sottovalutare al momento della scelta o della sostituzione degli infissi.
Nella ricerca di un prodotto che sia un investimento duraturo nel tempo, vengono, infatti, considerati solo aspetti come il materiale con cui vogliamo sia fatta la nostra finestra, ossia legno, alluminio, legno-alluminio insieme, oppure il tipo di vetro, cioè doppio, triplo vetro, basso emissivo e così via.
Invece il tipo di apertura di un serramento è ugualmente importante: andrà a influire direttamente sul livello di comfort abitativo della nostra casa determinando il livello di illuminazione, di umidità e il ricambio dell’aria. Inoltre, influirà sulla facilità di pulizia della finestra stessa, cosa da non minimizzare, anche in funzione della sicurezza.
Le classificazioni delle aperture delle finestre sono basate sullo spostamento che compie l’anta durante la chiusura e l’apertura. Possiamo avere così
- un movimento di rotazione
- un movimento di traslazione
- oppure movimenti contemporanei di rotazione e traslazione
In base a questo, vediamo quali sono le principali tipologie di aperture degli infissi.
Apertura a battente
L’apertura a battente è la più diffusa in Italia. È la classica apertura con le ante incernierate alla parte verticale del telaio.
Questo sistema permette di aprire anche una sola anta alla volta, offre una buona ventilazione degli ambienti, non limita la visione esterna ed è facile da pulire.
Ma, con le ante aperte, c’è un discreto ingombro all’interno della stanza.
L’apertura a battente verso l’esterno viene chiamata all’inglese, ma è poco diffusa da noi, per la difficoltà nella pulizia dei vetri e il problema dell’ingombro quando la finestra si apre al piano terreno su spazi soggetti al passaggio. Più diffusa è, perciò, l’anta detta alla francese, con l’apertura verso l’interno.
L’apertura a battente non è l’ideale per infissi di grandi dimensioni in quanto, a finestra aperta, il peso dell’anta grava tutto sulle cerniere e quindi sul telaio, creando sia problemi strutturali che aumentando il pericolo di rotture. Ugualmente è sconsigliata l’adozione di serramenti a tre o più ante, perché in genere non garantiscono un adeguato livello prestazionale.
Apertura a ribalta o vasistas
L’apertura a vasistas consente solo un’apertura parziale della finestra, che ruota sull’asse inferiore e si apre solo con una fessura sulla parte superiore della finestra.
Questo sistema è adatto per quei locali, come cantine o lucernari, dove c’è la necessità di aerare il locale ma non c’è bisogno di affaccio. Lo svantaggio dell’apertura a ribalta è che è difficile da pulire esternamente.
Apertura ad anta e ribalta
Esistono anche finestre che combinano le due soluzioni e sono formate da un’anta a battente e da un’altra, quella ricevente, ossia dov’è posizionata la maniglia, che ha un’apertura a battente unita ad una a ribalta.
Così c’è poco ingombro nell’apertura ed è possibile ventilare velocemente un ambiente, specialmente in inverno.
Con una finestra ad anta e ribalta, è possibile arrivare ad una superficie massima di 1,50 mt di larghezza, con particolari accorgimenti per l’irrobustimento del telaio. Grazie a questa maggiore larghezza, si ha una migliore incidenza della superficie vetrata e più luminosità, in confronto ad un serramento di pari luce, ma a due ante. Superare questa misura non è consigliabile, per l’eccessivo ingombro prodotto dall’apertura a battente.
Apertura scorrevole
L’apertura scorrevole, sistema di origine giapponese, presenta molti vantaggi perché non produce alcun ingombro durante l’apertura e può essere facilmente abbinata ad una schermatura. Ma, soprattutto, consente di costruire vetrate molto ampie e di utilizzare lastre di notevole spessore, perché il peso della parte scorrevole carica in modo complanare sul telaio fisso e, con la possibilità di usare profili meno larghi, migliora l’incidenza della superficie vetrata.
Nell’apertura scorrevole, le ante scivolano su binari paralleli montati sul telaio. Queste finestre sono generalmente dotate di due ante, una delle quali può anche essere fissa, ma ve ne possono essere anche a tre o quattro ante.
Nello specifico, questa tipologia di apertura si può suddividere in:
- Alzante scorrevole, che è composta da un’anta fissa e un’altra che si alza e scorre in maniera parallela sulla prima. La manovra avviene con la rotazione della maniglia, che produce un sollevamento e una successiva traslazione. Nella chiusura, il battente si abbassa nuovamente, le guarnizioni premono contro i binari di scorrimento e realizzano la tenuta. Questa soluzione è molto usata nei contesti residenziali e grazie alle guarnizioni di cui è dotato l’infisso, assicura un’ottima tenuta all’aria, all’acqua e al vento. I serramenti alzanti scorrevoli consentono di realizzare porte in legno di notevoli dimensioni, anche fino a 6 m di larghezza e 2,50 m di altezza.
- Scorrevole parallelo, che assicura parimenti una buona tenuta agli agenti atmosferici. Con lo scorrevole parallelo, è possibile realizzare porte finestre a due battenti, uno dei quali si può aprire anche a ribalta. Questo sistema garantisce una elevata illuminazione e un buon isolamento, abbinati alla possibilità di aerare velocemente la camera in condizioni di sicurezza.
L’apertura scorrevole è utile in ambienti di ridotte dimensioni, perché le ante scorrono sul telaio e non vanno a ingombrare lo spazio, o quando si vogliono costruire grandi vetrate senza i problemi strutturali e i vincoli limitativi di un’apertura a battente.
Adatta per portefinestre e infissi che affacciano su una terrazza o un giardino, l’apertura scorrevole offre il vantaggio di una grande luminosità, possibilità di schermatura, un minimo ingombro e facilità nella pulizia.
Apertura a bilico
L’apertura a bilico ha una sola anta, che ruota intorno ad un asse di rotazione orizzontale o verticale, posto generalmente al centro della finestra, anche se è possibile avere degli assi decentrati.
È una soluzione di design generalmente adottata per ampie superfici ed è possibile utilizzarla su finestre quadrate, rettangolari, tonde e ovali.
Gli infissi con apertura a bilico si possono aprire in maniera semplice e veloce, permettono un ottimo ricambio dell’aria e sono molto facili da pulire.
Presentano, però, anche alcuni punti critici in corrispondenza degli assi di rotazione, con un rischio di diminuzione delle prestazioni di resistenza e di tenuta. Inoltre, l’ingombro generato sia all’interno che all’esterno al momento dell’apertura, pregiudica la possibilità di integrare la finestra con una schermatura.
Apertura a libro
Nell’apertura a libro, detta anche a soffietto o pacchetto, le ante sono pieghevoli e sono ancorate orizzontalmente al telaio, mentre carrucole di scorrimento permettono ai pannelli di scivolare parallelamente al telaio e di chiudersi interamente da un lato.
In tal modo si possono sviluppare anche su una notevole larghezza, senza creare un eccessivo ingombro durante l’apertura, perché le ante si raccolgono completamente su uno o entrambi i lati.
L’apertura a libro è una buona soluzione per gli edifici residenziali, ottimizza gli spazi, ha un minimo ingombro e permette una buona areazione e luminosità.
Di contro, presenta una notevole difficoltà costruttiva e prevede un aumento delle difficoltà di apertura e chiusura, quando si verifica un deterioramento delle caratteristiche della ferramenta.
Conclusioni
La scelta del sistema di apertura più adatto alle tue esigenze è importante quanto quella del materiale (legno, pvc, alluminio, misto), del vetro, della classe di sicurezza.
Fatti consigliare da un professionista che stia attento alle tue esigenze invece di tentare di venderti quello che conviene a lui.
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