Il comfort abitativo è sicuramente il primo requisito da soddisfare nella propria abitazione.
Oggi si sente tanto parlare di comfort e, nello specifico, di comfort abitativo, ma che cos’è il comfort?
Il comfort è uno stato di agio fisico e benessere che una persona raggiunge in un determinato ambiente.
La seconda domanda che viene da porsi è: come esso funziona o si manifesta?
Esso si manifesta attraverso una serie di interazioni consce ed inconsce che coinvolgono tre aspetti:
- fisiologico, ossia il modo in cui il nostro corpo interagisce con l’ambiente
- fisico, che riguarda i parametri più importanti che descrivono l’ambiente attorno a noi e che sono la temperatura, il livello di rumore, la quantità e qualità della luce, il ricambio d’aria
- socio psicologico, come ci sentiamo nel complesso (stanchi, felici, etc.) e questo dipende dall’ambiente sociale dove siamo inseriti
Il concetto di comfort e benessere abitativo è un principio molto importante da raggiungere e, per declinarlo totalmente, occorre relazionarlo con le abitazioni dove le persone vivono.
La prima considerazione da fare è individuare il tempo che noi trascorriamo all’interno degli edifici.
Da una indagine è emerso che noi trascorriamo il 90% del nostro tempo all’interno di edifici e nello specifico il 55% lo trascorriamo all’interno delle abitazioni, mentre il 33% lo trascorriamo negli ambienti di lavoro.
Quindi la quasi totalità del nostro tempo lo trascorriamo in luoghi chiusi.
Vista questa premessa, occorre impegnarsi nel progettare e realizzare edifici confortevoli, sostenibili e dove regna il benessere abitativo.
La seconda considerazione da fare è che l’uomo, nel corso degli anni, si è evoluto e questa evoluzione ha portato ad un cambiamento non solo nelle abitudini ma soprattutto nei modi di vivere delle persone. Questo cambiamento ha interessato anche il nostro habitat e le nostre abitazioni che si sono evolute con i suoi occupanti.
Senza voler ricostruire tutta la storia dell’umanità e delle sue pratiche sociali, quello che va evidenziato è che dalla fine dell’ottocento è avvenuto un cambiamento davvero importante. In quest’epoca nuovi materiali da costruzione, nuove fonti di energia e l’invenzione dell’energia elettrica migliorano i sistemi di illuminazione e di riscaldamento.
Queste “conquiste” portarono ad un maggiore desiderio di controllare il clima interno degli edifici, senza preoccuparsi, però, di quelli che erano gli aspetti legati al comfort e al benessere.
Questi aspetti sono stati presi in considerazione solo in un periodo successivo, intorno al ventesimo secolo.
Perché è importante progettare il comfort abitativo?
Progettare abitazioni confortevoli e sostenibili si ripercuote positivamente sia sulla salute dei suoi occupanti sia sull’ambiente.
Sotto l’aspetto della salute, le persone vivendo in ambienti più confortevoli si ammalano di meno e di conseguenza spendono meno per cure sanitarie. Quindi, dal punto di vista della sostenibilità, un ambiente confortevole è anche economicamente vantaggioso.
L’altro aspetto è quello ambientale.
Bisogna considerare che, da questo punto di vista, il 40% dell’energia che serve a soddisfare il fabbisogno energetico umano è impiegata all’interno delle abitazioni, il 35% viene impiegato nel settore dei trasporti e automotive e il restante viene utilizzato dal settore industriale.
Quindi, la maggior parte dell’energia viene consumata all’interno delle nostre abitazioni per riscaldarle in inverno, per raffrescarle in estate, per illuminarle, per produrre acqua calda, e così via.
Partendo da queste premesse, è importante andare a progettare e sviluppare delle soluzioni abitative tali che il loro impatto sull’ambiente sia meno pesante possibile, quindi abitazioni sostenibili e confortevoli per la salute dei suoi occupanti.
Proprio per questo, nella costruzione delle abitazioni occorre utilizzare quanto più è possibile materiali naturali, riciclabili e sostenibili. Ognuno di noi deve fare la sua parte per salvaguardare l’ambiente, le generazioni future e la salute.
Comfort abitativo
Ma, qual è la percezione del comfort? E quali sono i fattori che vanno a determinare questo comfort?
Abbiamo quattro parametri che vanno a definire il comfort abitativo. In questo articolo ci limitiamo ad elencarli e rimandiamo ai prossimi articoli la spiegazione dettagliata di ognuno di loro.
- confort termico, determinato dalla temperatura dell’aria e dalla sua umidità
- confort visivo, determinato dalla luminosità della casa e da cosa vediamo fuori
- confort acustico, determinato dal rumore che arriva dall’esterno, dalle vibrazioni e dai rumori interni degli impianti
- qualità dell’aria, determinata dall’apporto di aria fresca, dalla mancanza di agenti inquinanti, da odori
Progettare un’abitazione confortevole significa conoscere le esigenze delle persone che vivranno in quella casa. Il corretto bilanciamento di tutti e quattro questi fattori creerà un ambiente interno nel quale gli occupanti si sentiranno bene ed efficienti.
Solo così realizzeremo il “sogno casa” dei nostri clienti.
Conclusioni
Progettare il comfort abitativo all'interno di un'abitazione è importante per dare il benessere ai suoi occupanti e per realizzare case moderne che possano durare tanti anni. Ricorda che solo dei veri professionisti potranno aiutarti ad analizzare le tue necessità e realizzare, così, la tua casa dei sogni.