La vetrata termoisolante favorisce la riduzione dei consumi, che si traduce praticamente in tagli drastici sulle spese di riscaldamento e raffrescamento.
Come ottenere risparmio energetico dai tuoi vetri
Abbiamo spesso sottolineato in questo blog l’importanza di scegliere un infisso performante di ultima generazione che unisca alla bellezza e al design un alto standard qualitativo, apportando anche un risparmio energetico.
Com’è fatta una vetrata termoisolante?
Una vetrata termoisolante, anche detta comunemente doppiovetro, è formata da due o tre lastre di vetro di diverso spessore con diverse capacità di isolamento termico.
Per capire la buona funzionalità di una vetrata termoisolante, fermiamoci un attimo a capire come si propaga il calore.
Il calore si può propagare in tre modi:
- Per conduzione, quando il calore si trasmette da un corpo solido messo in contatto con un altro di diversa temperatura
- Per convezione, quando il calore si propaga per spostamento di materia all’interno di corpi fluidi (liquidi o gassosi)
- Per irraggiamento, quando il calore si diffonde anche nel vuoto attraverso radiazioni emesse da un corpo sorgente
Nella vetrata termoisolante, le due lastre sono separate tra loro da un intercalare (comunemente chiamato canalina), in alluminio o in materiale termoisolante, riempito di gas.
Questo intercalare è uno degli elementi più importanti della vetrata: se sovradimensionato produce un moto convettivo (l’aria calda tenderà a salire e quella fredda a scendere creando uno scambio termico tra la lastra interna e quella esterna, favorendo in inverno l’abbassamento della temperatura superficiale interna e il contrario in estate).
L’efficacia di una vetrata termoisolante è determinata da due importanti caratteristiche:
- una distanza tra le due lastre compresa tra i 15 e i 16 mm di spessore. Questo perché lastre troppo ravvicinate favoriscono propagazione per conduzione (sotto i 15 mm), mentre troppo distanti (sopra i 16 mm) creano moti di convezione
- la presenza nell’intercalare di un gas nobile, generalmente l’Argon, più denso dell’aria e con una conducibilità termica più bassa.
A completamento di una vetrata performante con alte caratteristiche termoisolanti, è consigliabile inserire un vetro basso emissivo selettivo.
Un vetro basso emissivo selettivo è un vetro utilizzato nella faccia 3 della vetrata termoisolante ossia la parte interna del vetro esterno), al quale viene applicato uno strato di metalli nobili, come l’argento o similari.
Questa pellicola non fa uscire il calore presente nell’abitazione, facendolo rimbalzare all’interno del vetro. Così la casa rimane calda e tu risparmi sulle spese del riscaldamento.
Lo stesso discorso vale anche in estate, con il raffrescamento dei condizionatori.
Il valore Ug dei serramenti
Per capire il grado di isolamento termico della tua finestra e, quindi la sua capacità di conservare il calore all’interno della casa in inverno e tenerlo fuori in estate, è utile conoscere l’indice di trasmittanza termica.
L’indice di trasmittanza termica del vetro viene indicato con la sigla Ug, mentre il valore della finestra con Uw.
Il solo valore Ug è un importante indicatore delle qualità tecniche del vetro, ma è pur sempre un valore parziale, perché in una finestra completa, il calore può essere disperso anche dalle guarnizioni o altre parti. Per questo il consiglio è quello di non limitarsi al solo valore Ug, ma di prendere come riferimento il valore di trasmittanza termica dell’intera finestra.
Conclusioni
Capire quale è il vetro migliore per le tue esigenze è importante per la tua salute e il tuo portafogli.
Affidati sempre ad un’azienda che curi i tuoi interessi e non i propri e ti aiuti a realizzare il confort della tua casa.
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