Il comfort acustico è il terzo fattore che prendiamo in esame per definire il benessere abitativo.
Quello del comfort acustico è un tema abbastanza delicato e controverso poiché, dal punto di vista legislativo, non abbiamo una regolamentazione tale che permetta di gestire l’argomento nella maniera opportuna.
Partiamo, però, da una sicurezza: un ambiente acusticamente confortevole è un ambiente che ci dà una qualità di vita migliore.
Occorre sapere che, rispetto ai cinque sensi, il senso dell’udito è l’unico a lavorare anche in condizioni di riposo: anche quando dormiamo l’udito continua a lavorare.
Questo significa che se non eliminiamo quelle fonti di inquinamento acustico anche durante la notte, avremo problemi di disconfort e questo ci condizionerà fortemente dal punto di vista dello stress.
Da studi scientifici effettuati sia su studenti che su lavoratori è emerso un calo notevole della concentrazione e del rendimento, causati da una carenza o da un cattivo riposo.
Oltre ciò è emerso che dal punto di vista sanitario i pazienti curati in ambienti privi di inquinanti acustici miglioravano più velocemente rispetto a quelli con la stessa terapia in ambienti con un livello di inquinanti maggiori. Questo perché lo stress che si genera all’interno della nostra mente agisce negativamente sui tempi di guarigione.
All’interno di un’abitazione noi siamo sollecitati ogni giorno da diversi rumori che possono inquinare il nostro comfort acustico da più parti. Diventa quindi importante capire e affrontare questi rumori.
Ovviamente nella progettazione del comfort acustico all’interno di un edificio c’è bisogno di avere ben chiari alcuni aspetti legati al rumore strettamente inteso
- le diverse tipologie di rumori
- come il rumore si propaga
- le fonti che possono causare rumore.
Riguardo a quest’ultimo punto è importante considerare che i rumori non provengono solo dall’esterno, ma vi possono essere anche rumori interni l'abitazione, come quelli derivanti dagli impianti o i rumori da impatto, i così detti rumori da calpestio. Si capisce bene quindi che, per eliminare gli inquinanti acustici di una casa non basta sostituire il vetro nella finestra.
Per questo la prima cosa da fare è capire quali sono i fattori o le fonti che generano il rumore e poi da lì agire in maniera tale che questo disagio sparisca.
Progettare il comfort acustico
Per progettare un buon confort acustico bisogna quindi, per prima cosa, conoscere quali sono gli elementi che determinano l’inquinamento acustico. Occorre poi fare dei ragionamenti ponderati che considerino qual è la destinazione d’uso del locale, in modo da migliorarlo e da renderlo più confortevole.
Le considerazioni vanno fatte in merito alla tipologia di rumore che dobbiamo gestire. Capire, quindi se sono
- rumori interni
- rumori esterni
- rumori da calpestio
- rumori da impianti
Capito questo dobbiamo anche analizzare come gestire il rumore stesso.
Sappiamo benissimo che il rumore agisce su frequenze diverse e ogni rumore ha la sua frequenza. Conoscere le caratteristiche di frequenza del rumore è importante, perché in funzione del livello di inquinamento e della frequenza dello spettro del rumore, si possono prendere le dovute precauzioni dal punto di vista dei sistemi costruttivi.
Dal punto di vista della protezione dal rumore, i sistemi costruttivi possono essere
- fonoassorbenti
- fonoisolanti
Nei sistemi costruttivi fonoassorbenti il rumore viene assorbito dai materiali che lo compongono, mentre in quelli fonoisolanti il rumore viene riflesso e quindi respinto.
Il vetro è certamente un materiale fonoisolante e quindi, con l’ausilio di vetri adatti, si può anche isolare acusticamente la casa, anche in ambienti dove c’è una grossa presenza di rumore.
Per affrontare il problema del comfort acustico, c’è bisogno che ci si affidi ad un professionista della materia. La questione va infatti approcciata in modo ampio analizzando tutti gli elementi, gestendo e combinando le caratteristiche e le rispettive prestazioni dei vetri, delle finestre, delle pareti e – non ultimo – il tipo di posa degli stessi.
Questo perché tutti i materiali di cui è composto un edificio interagiscono tra di loro in fase di posa in opera e bisognerebbe fare in modo che tutti insieme possono avere una performance acustica tale da bilanciare gli elementi e ottenere il comfort acustico.
Ai giorni d’oggi, con l’enorme crescita demografica e lo sviluppo anche caotico delle aree urbane si verifica sempre più la condizione che all’interno di uno stesso edificio ci sono tutte insieme diverse tipologie di attività: dall’artigiano, al commercio, all’abitazione, all’ufficio, dove gli inquinanti acustici sono di diverso tipo. Quando ci si trova di fronte a situazioni del genere, sarà molto importante scegliere le tecnologie più adatte per isolare dal rumore i vari ambienti.
In questa ottica il comfort acustico diventa un’esigenza che con il tempo diventerà sempre più pressante e acquisirà anch’esso importanza per il benessere abitativo, così come è già avvenuto per il comfort termico.
Conclusioni
Il comfort acustico, assieme agli altri aspetti del comfort abitativo (comfort termico, comfort visivo e qualità dell'aria) sono aspetti da non sottovalutare quando si progetta o si ristruttura un'abitazione. E' importante rivolgersi sempre a progettisti scrupolosi e a professionisti coscienziosi che potranno aiutarti ad analizzare le tue necessità e realizzare, così, la tua casa dei sogni.
Se vuoi saperne di più, scarica il Quaderno Pompeja "Che cos'è e come realizzare il comfort abitativo".